LES FLEURS DES MALADIVES sono un furioso trio che cerca di defibrillare la salma del rock italico a colpi di riff esplosivi e liriche taglienti. Una cruda vena cantautorale reinterpreta lo spirito Rock’n’Roll puntando tutto sui testi e sulla bellezza cinica della verità. Per i FLEURS “fare musica in Italia oggi” significa salire sul palcoscenico e trasformarsi in scimmie spaziali pronte per il lancio.
Dopo una demo capace di strappare un bel commento di Mauro Pagani, nel 2007 la band pubblica “Antinomìe EP” (autoproduzione). Nel 2009 Nada canta “Novembre”, una canzone dell’EP, e la include nel suo album “Nada live Stazione Birra” (Rai Trade).
A novembre 2013 la band pubblica l’album di debutto “MEDIOEVO!” (Zeta Factory / Master Music). “Medioevo”, title-track e primo singolo estratto, diventa video RockTV Pass su RockTV. Nel 2014 il brano “Dharamsala” viene premiato da Amnesty International per l’impegno nei diritti umani. A fine 2014 esce “Amoxicillina”, secondo singolo del disco, con un videoclip in esclusiva per Rockerilla. Nel 2014 con Medioevo e nel 2016 con Amoxicillina, sono una delle band finaliste di 1MFestival, il contest del Concerto del Primo Maggio di Roma.
“MEDIOEVO!” ottiene ottime recensioni: da Il Fatto Quotidiano a RockIt, passando per Buscadero e Internazionale, i media parlano di “fresco rock d’autore”, di “grunge-stoner anni ’90 dai riff decisi e aggressivi”, di “testi che evocano la perizia del miglior Agnelli”, di “atmosfere energiche vicine ai Ministri”.
Il 27 febbraio 2017 esce il video di Homo sapiens, primo singolo estratto dal nuovo album, con un’esclusiva su MTV New Generation e la band è l’artista JustDiscovered della settimana.
Il 20 marzo 2017 esce Il Rock è morto, secondo album della band, per Ostile Records (già etichetta di Blastema e Casablanca) sotto la produzione artistica di Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic, Casablanca) e con un featuring di Alteria.
Il nome del gruppo è liberamente ispirato alla dedica iniziale de I fiori del male di Baudelaire: “De la plus profonde humilité / Je dédie / Ces fleurs maladives.”